Redemptoris Mater, complesso parrocchiale

Luogo
Cinisi (PA)
Committente
Concorso internazionale, Diocesi di Monreale (PA)
Anno
2015
Area
SLP 1.000m2

Il primo compito di un progettista che si avvicina all’arduo mestiere di immaginare una nuova chiesa, è innanzitutto riuscire a cogliere il sensus ecclesiae del luogo. Il luogo in cui dovrà sorgere la nuova chiesa è pieno di contrasti tra la cruda armonia di luci e di ombre, tra terre coltivate e asprezza di montagna, tra mare e roccia. È luogo che richiama alla linearità, alla pulizia dei segni, alla essenzialità. Il senso del luogo suggerisce all’architetto l’immagine di “nobile semplicità” auspicata dalla Sacrosanctum Concilium 34, intendendo la Chiesa come “domus” casa tra le case, luogo accogliente nella dimensione della maternità come un abbraccio: ad Jesus per Mariam. Il rapporto tra spazi esterni ed interni è mediato da ombrosi porticati e l’accoglienza è basata sulla morbidezza delle forme e la sinuosità delle linee. Le forature circolari della volta della Chiesa sono disposte in maniera da dare all’altare la massima illuminazione naturale il giorno 25 marzo—Annunciazione. Tutti gli spazi saranno comunque permeati da luce soffusa e quieta. La copertura della Chiesa rappresenta il “quinto lato” del progetto ed è stata immaginata a simboleggiare il velo di Maria. I lembi di questo velo si alzano e si abbassano sino a coprire morbidamente gli spazi interni, e si trasformano secondo un gioco di curve sino ad innalzarsi nella torre campanaria. La torre campanaria è simbolicamente parte del velo di Maria, che attraverso un processo di rarefazione si spinge verso l’alto dividendosi in numerosi filamenti.